Servizi 2 - Reda Risarcimenti
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REDA RISARCIMENTI
Un interessante report dello IOM (Istitute of Medicine, USA) ha calcolato che un quarto degli errori medici è evitabile (Doctor News, 2006).
Punto di partenza, pertanto, per una efficace azione di prevenzione degli errori medici è l’introduzione in campo sanitario di metodologie di Risk Management.
Il Clinical Risk Management concerne il sistema di linee guida, protocolli, percorsi, procedure e prassi organizzative e cliniche all’interno di una struttura sanitaria, adottate per ridurre le probabilità che si verifichino eventi ed azioni potenzialmente in grado di produrre effetti negativi od inattesi sullo stato di salute del paziente.
In Italia l’attività di gestione del rischio clinico viene da tempo sviluppata a tutti i livelli di programmazione sanitaria, sia nazionale che regionale ed aziendale (ASL ed aziende ospedaliere) ed il Ministero della Salute, sin dall’anno 2003, ha istituito una apposita commissione tecnica per conoscere lo stato di implementazione del sistema di gestione del rischio clinico. Recentemente, peraltro, è stato creato l'"Osservatorio Nazionale" per le buone pratiche sulla sicurezza nella sanità ed il SIMES - Sistema Informativo per il Monitoraggio degli errori in Sanità".
L’attenzione alla sicurezza del paziente nasce a livello globale nell’anno 2004, quando l’OMS/WHO ha lanciato la prima alleanza mondiale per la sicurezza del paziente, dal titolo First do no harm (Primo non danneggiare), controfirmata da diversi stati membri della UE tra cui l’Italia.
Le statistiche di settore indicano che in Italia quello dell'errore medico è un problema tanto per la professione medica che per la popolazione dei pazienti
Si ritiene infatti che attualmente siano circa 320.000 i pazienti annualmente colpiti da danni ritenuti evitabili per cure ricevute (4% su 8 milioni di ricoveri), mentre riguardo alle morti per errore medico le stime si attesterebbero tra i 14.000 e i 50.000 casi per anno.
